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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Palestina: gli Anarchici contro il muro.

LA RESISTENZA NON VIOLENTA DEGLI ANARCHICI CONTRO IL MURO Anarchici contro il Muro (Anarchists Against the Wall) è un gruppo israelo-palestinese nato nel marzo 2003 e attivo, principalmente attraverso l’uso di mezzi pacifici , contro il muro dell’ apartheid nel West Bank che ghettizza i palestinesi. Storia del movimento Gli Anarchici contro il Muro si costiruirono come risposta alla volontà dello Stato israeliano di costruire, all'interno dei territori occupati, il cosiddetto Muro dell’apartheid )detto anche Muro della vergogna), che impedisse ai palestinesi di circolare liberamente allo scopo di impedire il compimento di attentati in territorio israeliani. Sin da subito risultava evidente che il Muro avrebbe aumentato in maniera esponenziale i disagi dei palestinesi, molti dei quali hanno perso le loro proprietà e i loro affetti essendo stati espulsi dalle proprie case per lasciar spazio al Muro divisorio. Israele ha iniziato a costruire il Muro a p

Storie da una Roma Ribelle: l'antifascismo militante di Giovanni Corvi (12 settembre 1924).

Giovanni Corvi. Un irregolare dell'antifascismo Ci sono donne e uomini che appaiono fuori dalla storia, nonostante che le loro scelte e la loro stessa vita siano state radicalmente dentro e contro la storia. Sovente il loro essere senza-storia coincide con l’essere stati dei senza-partito. Uno di questi “cancellati” ha nome Giovanni Corvi e nel 1924 - anno terzo dell’Era fascista - finì su tutti i giornali. La sua vicenda appare strettamente legata all’assassinio del deputato socialista Matteotti, sequestrato da squadristi al servizio del Viminale nel giugno di quell’anno. La feroce liquidazione dello scomodo quanto irriducibile avversario di Mussolini destò un’ondata di proteste popolari tali da mettere in pericolo la nascente dittatura. In varie zone dell’Italia centro-meridionale si verificarono agitazioni e sollevazioni spontanee. A Roma vi fu un esteso sciopero nei cantieri edili mentre in alcune fabbriche furono esposte bandiere rosse e

Lettura consigliata: Ferraris, IERI E DOMANI.

Pino FERRARIS IERI E DOMANI Storia critica del movimento operaio e socialista ed emancipazione dal presente 2011 / p. 178/ Asino edizioni  U n testo fondamentale per ogni militante ed attivista, che approfondisce il tema dell’organizzazione operaia, della sua strategia e della sua prassi. Tre saggi, tre lezioni, scritte tra il 1992 e il 2008. La nascita delle prime Camere del Lavoro in Italia, l’opera e il pensiero di un intellettuale anomalo, Osvaldo Gnocchi-Viani, e in conclusione, l’esperienza del socialismo belga di fine ottocento. A partire da queste esperienze storiche si analizzano le forme organizzative dei partiti, dei sindacati e dei movimenti, s’indaga il rapporto tra organizzazione economica e organizzazione politica. Per l’autore a partire dall’implosione del comunismo e dalla fine del ‘secolo socialdemocratico’, “nasce l’esigenza di riportare alla luce i disegni e i progetti, i calcoli e i modelli dei costruttori. Ogni crisi di rifondazione chiama ed esige

Fatti Anche Tu il Tuo Duce a Testa in Giù!

Sostieni la Palestina, boicotta Israele

BOICOTTA ! Il 9 luglio del 2005 la Società Civile Palestinese lanciò un appello al boicottaggio, al ritiro degli investimenti e all’applicazione di sanzioni contro lo stato di Israele fino a quando esso non rispetterà il Diritto Internazionale ed i Principi Universali dei Diritti degli esseri umani. Non si tratta di rinunciare alle proprie abitudini, si tratta solo di rifiutare la violenza sionista e di fare altre scelte. Solo nel campo alimentare la lista di aziende italiane, complici dell’occupazione militare dei territori palestinesi, è davvero lunga e una delle domande che sorge spontanea è: “Possibile che non dovrei più fare la spesa?”. Questa domanda risulterebbe più sensata di chi si chiede: “Gli tolgono le terre, l’acqua e le case, li chiudono in un recinto e li bombardano dall’alto, li arrestano, li ammazzano e li deportano ogni giorno…e io cosa posso farci?” Giorno dopo giorno lo stato italiano conferma la propria alleanza al fianco di quello israeliano, ti

Graeber: il lavoro inutile

IL SECOLO DEL LAVORO INUTILE di David GRAEBER « S e qualcuno avesse progettato un sistema del lavoro fatto su misura per salvaguardare il potere del capitale, non avrebbe potuto riuscirci meglio. I lavoratori veri, quelli produttivi, vengono spremuti e sfruttati implacabilmente. Gli altri si dividono tra un atterrito strato di disoccupati, disprezzato da tutti, e un più ampio strato di persone che in pratica vengono pagate per non fare nulla, e che ricoprono incarichi progettati per farle identificare con i punti di vista e le sensibilità della classe dirigente (manager, amministratori eccetera) - in particolare con le loro personificazioni economiche - ma che al tempo stesso covano un segreto rancore nei confronti di chiunque faccia un lavoro provvisto di un chiaro e innegabile valore sociale» . ( dg ) *    *    *    *    * Nel 1930, John Maynard Keynes prevedeva che entro la fine del secolo la tecnologia sarebbe progredita abbastanza da permettere a paes

Operatori/trici Sociali: un contributo alla discussione

CONTRIBUTO SCRITTO DELL' UNIONE SINDACALE ITALIANA PER IL RILANCIO DELLA LOTTA TRA I/LE OPERATORI/TRICI SOCIALI presentato all'Assemblea nazionale degli operatori/trici sociali svolta a Napoli 15 marzo 2014 a NAPOLI, c/o CSOA SKA Una professione e un lavoro “invisibile”: il lavoro nel settore sociale vive da anni una progressiva erosione, dei vari aspetti che lo compongono, con l’effetto di un impoverimento non solo salariale e professionale, normativo e contrattuale (non esiste questione di scegliersi un CCNL migliore o peggiore da far applicare, è un falso problema, quello reale è chi controlla e come il “costo del lavoro”, se a fronte delle esigenze di risparmi e tagli di governi centrali e locali, per rispettare imposizioni bancarie e finanziarie e di bilanci in pareggio, le classi lavoratrici e anche chi lavora nel terzo settore è in grado di contrapporre misure efficaci di controllo su salari, orari e ritmi, diritti e condizioni di tutela della salute e del

Mai più clandestine.

FUORI GLI OBIETTORI DAI CONSULTORI DEL LAZIO. Stop all’obiezione di coscienza nei consultori. Il decreto appena approvato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti mette fine all’esercizio dell’obiezione per i ginecologi e il personale medico non coinvolti direttamente in procedure attive di interruzione volontaria di gravidanza: alle donne che scelgono di abortire va garantita l’informazione e la continuità assistenziale prevista dalla 194. L’atto ribadisce inoltre che il personale operante all’interno dei consultori è tenuto per legge a prescrivere i contraccettivi, compresa la pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo e ad applicare i sistemi contraccettivi meccanici. Una buona notizia, che va in direzione di una migliore applicazione della legge 194, cui deve ora far seguito un impegno analogo su un fronte ancora più problematico, gli ospedali pubblici: nel Lazio l’obiezione di coscienza tra i ginecologi ospedalieri si attesta infatti al 91,3% e in 1

Lettura consigliata: 5° libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi.

Droghe: presentato a Roma il V° Libro Bianco sulla Fini-Giovanardi Droga: il 38,6% dei detenuti in carcere per droghe, il 45% delle denunce per cannabis, sanzioni amministrative in costante aumento. Presentato alla Stampa del 5° Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi. Le associazioni chiedono una nuova politica sulle droghe. Oggi presso la sala del Senato Santa Maria in Aquiro è stato presentato il V° Libro Bianco sulla Legge Fini-Giovanardi promosso da La Società della Ragione Onlus, Forum Droghe, Antigone, CNCA e con l’adesione di CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LILA, Magistratura Democratica, Unione Camere Penali Italiane. Il 38,6% dei detenuti in carcere per droga. Nel rapporto sono confermati gli effetti nefasti di 8 anni illegittimi di legge Fini-Giovanardi. Nel 2013, su un totale di 59.390 ingressi negli istituti penitenziari, il 30,56% era per violazione dell’art. 73 DPR 309/90 mentre quasi il 40% delle presenze in

Sullo sgombero del Volturno occupato. Comunicati dei movimenti.

Comunicato dei Movimenti per il Diritto all'Abitare:   Roma, 15 luglio: una nuova mattina di violenza e repressione è andata in scena nel centro della città. Con un grande dispiegamento di forze dell'ordine e mezzi blindati, infatti, il Comitato per l'ordine e la sicurezza ha proceduto allo sgombero di uno spazio sociale storico come l'ex cinema Volturno, da oltre sei anni sede politica del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa nonché teatro autogestito, aperto con la sua programmazione a tutta la città. Si tratta di un attacco grave e inaccettabile. Grave perché avviene all'indomani di una serie di incontri interistituzionali all'interno dei quali era stato riconosciuto l'indiscutibile stato di emergenza sociale e abitativa in cui versa la città di Roma. Inaccettabile perché, consegnati alla violenza della polizia, migliaia di occupanti di case rischiano ora di essere sgomberati, e decine di spazi sociali, i veri e unici protagon

L'ateismo in Italia ... un'inchiesta

L'inchiesta è stata condotta dalla Doxa su richiesta dell'Unione Atei Agnostici Razionalisti Gli scopi dell’indagine Sono disponibili diverse inchieste sui sentimenti religiosi della popolazione italiana. L’Uaar ha chiesto a Doxa di indagare aspetti solitamente tralasciati: l’ampiezza della pluralità del panorama religioso contemporaneo, il condizionamento esercitato dalla Chiesa nella vita di ogni giorno, il rapporto con i non credenti e con alcuni temi laici, la rappresentatività di un’associazione come l’Uaar. Il panorama religioso contemporaneo L’intento era di individuare con maggior precisione l’auto-collocazione religiosa degli italiani, e a tal fine si è provveduto a inserire una categoria specifica, quella dei “ credenti senza riferimento religioso ”, la cui dimensione è spesso sfuggita ai ricercatori. I dati ne hanno mostrato la ragguardevole consistenza, riducendo pertanto – rispetto a inchieste analoghe – la dimensione dei cattolici e dei non